Pietrasanta in Musica: la rassegna che porta nella cittadina di Pietrasanta musicisti di livello internazionale, propone per questo weekend Suggestioni pastorali: Alessio Benedettelli e Silvio Celeghin, i Venice Alphornduo, suoneranno nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Agostino, rispettivamente corno delle Alpi e organo, eseguendo musiche di Vivaldi, Mozart, Pachelbel, Moretti.

Il corno delle Alpi è uno strumento in legno molto particolare con una storia che si perde nella notte dei tempi. Le prime testimonianze risalgono addirittura al II secolo d.C., lo cita lo storico Tacito definendolo “corno alpino”. Veniva usato dai pastori, in virtù della grande portata del suo suono, come strumento di richiamo e segnalazione di pericolo, da una montagna all’altra. Il termine “Alphorn” venne utilizzato dai primi del Settecento, epoca in cui assunse la sua caratteristica lunghezza, due volte quella dell’uomo. Attualmente viene costruito e suonato quasi esclusivamente nel Tirolo e in Svizzera centrale dove è diventato lo strumento popolare nazionale.
Senza dubbio ha da sempre affascinato i compositori: vari riferimenti ai brevi e suggestivi “ranz de vaches” – melodie vocali o strumentali usate per il richiamo delle greggi – si trovano in celebri composizioni. Venne utilizzato per la prima volta in ambito sinfonico da Leopold Mozart (1719-1787) che lo volle come strumento solista in una sua “Sinfonia pastorella” datata 1755. 

Alessio Benedettelli, veneziano, ha studiato al Conservatorio della sua città dove è stato il più giovane e miglior diplomato da sempre. A 17 anni era già primo corno dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. L’incontro con l’Alphorn è stato suggestivo e affascinante. Durante una scalata nella zona delle Tre Cime di Lavaredo, alla fine degli anni Settanta, Alessio ha sentito echeggiare un suono di corno. Per tutto il giorno, di tanto in tanto, si potevano udire i suoni ripetuti oltre a brevi melodie finché, al tramonto, sulla via del ritorno incontrò finalmente il suonatore con sulle spalle il prodigioso strumento. Da questo incontro è nato un grande amore per l’Alphorn. Ancora oggi porta lo strumento con sé quando va in escursione e ama suonarlo in luoghi impervi e solitari. Da trent’anni ne è il primo esecutore a livello concertistico in Italia. Suona stabilmente in duo con l’organista Silvio Celeghin, anch’egli veneziano, impegnato in attività liturgica come organista dall’età di 11 anni. Dopo i Magisteri in pianoforte, organo e clavicembalo, ottenuti col massimo dei voti, si perfeziona con vari docenti di spessore internazionale. Collabora regolarmente dal 1999 con “I Solisti Veneti” di Claudio Scimone e nel 2007 è stato uno degli otto organisti internazionali della prima mondiale de “La Révolte des Orgues” di Jean Guillou. Si è esibito in importanti sedi italiane ed è spesso ospite di prestigiosi Festival internazionali. Attualmente è docente al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Domenica sarà un’occasione unica quindi, per ascoltare l’Alphorn, questo raro strumento a fiato e godersi le splendide melodie eseguite. Il concerto è gratuito e avrà inizio alle ore 17.

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